La nostra attività

La nostra attività
operiamo su Messina e Provincia

venerdì 23 aprile 2010

Vulcano di riso al nero di seppia



Uno degli impegni professionali, che mi ha visto integrato tra i protagonisti di un evento mondano (per gli invitati), è stato –Menfish, Sapori di mare- svoltosi a Menfi, centro marinaro in provincia di Agrigento, il 21-22-23 novembre 2008.
Una favolosa manifestazione organizzata per promuovere, sostanzialmente, il centro vocato alla produzione di vino, alla pesca e al turismo in genere, e il consumo di prodotti ittici, durante la quale, enogastronomia , cultura e spettacolo, si sono intrecciati in un percorso durato per i tre giorni previsti. Tra gli ospiti della manifestazione, giornalisti, chef, produttori di vino, gente di spettacolo, conduttori televisivi, erano presenti nomi di grande rispetto Amedeo Romita giornalista Rai, Veronica Mayo conduttrice Rai, Rosanna Cancellieri giornalista conduttrice, Sasà Salvaggio cabarettista e presentatore tv. Tra gli chef che hanno partecipato agli eventi enogastronomici durante le cene sociali (hanno cucinato ognuno un piatto previsto nei menù delle due cene del 21 e 22 novembre) Gioì Della Bruna avellinese Doc, Ferruccio Girelli Consolaro veronese, Marco Migliorini volterrano, Stefano Bertoni esattamente non so di dove ma bravo ugualmente, Cesare Marretti fiorentino di nascita e bolognese d'adozione (per chi non lo conoscesse è quello chef spesso ospite della trasmissione "La prova del cuoco", parecchio sui generis e simpaticissimo), Andrea Chiratti e Franco Tornese salentini entrambi, e qualche altro chef non meno degni di menzione, ma ci perderemmo nello scrivere curricula e nomi. Credo che abbiate capito di che tipo fosse la manifestazione. Durante le cene ero addetto alla mescita del vino ai tavoli, sebbene io sia più pratico in cucina, ma con tali nomi di spessore lo spazio era limitato (me la cavicchio anche sui servizi da sommelier, ndr). E così, al seguito del mio corso di laurea interfacoltà "Scienze dell'Enogastronomia Mediterranea e salute", a capo di un piccolo gruppo di sommelier improvvisati e volontari tra i miei colleghi di studi e fatiche, in tutto eravamo in quattro la prima sera e tre la seconda (uno ha dichiarato forfait per sovvenuta infiammazione al nervo sciatico), ho servito vino per 100 commensali assetati per le due cene sociali (100+100), in una location a dir poco emozionante, fornita di cucine professionali all'ultimo grido, "Casa Planeta" palazzone nobiliare restaurato e destinato ad eventi mondani.
Quello che mi ha fatto più piacere dopo le vesciche ai piedi e stanchezza paurosa, è vedere una mia ricetta pubblicata sul web visionabile su questo link http://www.menfish.it/download/menfish_school.pdf (per dare un'occhiata al libretto interessantissimo) a pag 33 del documento PDF. Mi è venuta la voglia di rifare il piatto e pubblicarne l'immagine sul mio modestissimo spazio.

Vulcano di riso al nero di seppia


P E R 6 P E RSONE

Sbollentare del finocchietto selvatico per 6-7 minuti, indi scolarlo e sminuzzarlo. Aggiungere nella
stessa acqua una cipolla, una carota, due coste di sedano, uno o due pomodori tagliati grossolanamente
e cuocere a fuoco basso. Pulire 2 seppie da 400 g ciascuna, tagliandole in piccoli pezzi, prelevando
i sacchetti di inchiostro e lasciando i ciuffi interi. In una pentola soffriggere per 1 minuto 60
g di burro, tre cucchiai di olio extravergine,½ cipolla tagliata e due spicchi di aglio. Si aggiunge il riso
e dopo circa 1-2 minuti sfumare con ½ bicchiere di vino bianco a fiamma viva. Non appena il vino
sarà evaporato aggiungere il brodo caldo a piccole dosi. Contemporaneamente in una padella scaldare
l'olio e soffriggere la rimanente cipolla e uno spicchio di aglio con i ciuffi. Ultimare la cottura del
riso e dopo aver eliminato l'aglio aggiungere il soffritto di seppia, i sacchetti di nero, il finocchietto
selvatico e terminare la cottura mantecando in pentola. Disporre il riso a forma di cono vulcanico, spolverare la sommità con il pecorino grattugiato, aggiungere qualche cucchiaio di salsa di pomodoro
cotta in precedenza e guarnire con qualche rametto di finocchietto crudo infilzato sui lati.

Alcune delle cose che mi sono rimaste in mente, e che ancora oggi ricordo volentieri, è l'aver scambiato due chiacchiere con Veronica Mayo che di presenza è ancora più bella e interessante, l'aver fatto sorridere Amedeo Romita (ad una hostess che mi dava del lei ho detto con finto tono infastidito: "Signorina, per cortesia, mi dia del Lui", in un momento di grande agitazione), l'aver costatato la magrezza di Rosanna Cancellieri, l'aver condiviso un piccolo frammento di storia con chef e professionisti di tutta Italia. Due giorni memorabili il cui ricordo porterò fin dentro la tomba, e noi, con i cadaveri, abbiamo dimestichezza.

Nessun commento:

Posta un commento