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domenica 16 maggio 2010

VINO AI CICLOPI breve guida alla degustazione


La complessità



Proviamo a carpire il profumo che si libera da un vaso o contenitore appropriato nel quale siano alloggiati fiori, spezie, cuoio, legno umido, essenze varie e altro. Ora proviamo ad analizzare olfattivamente il profumo di un mazzo di rose. La differenza dovrebbe essere palese. Nel caso delle sole rose il profumo è intenso (dipende dal numero di rose), ma si percepiscono solo tali fiori. Nel caso del contenitore con molte sostanze il profumo diventa più complesso, e, sebbene siano presenti le rose, s'individuano gli odori delle diverse sostanze odorose in una combinazione più complessa. La stessa situazione si riscontra nel vino. La ricchezza del bouquet del vino garantisce la sua complessità odorosa. Naturalmente non bastano poche inspirazioni per avvertire tutte o parte delle sfumature che il vino riesce a regalare. È necessario più tempo affinché le sostanze si riescano a liberare e, cosa importante, si dovranno eseguire le famigerate roteazioni del bicchiere favorendo una maggiore ossigenazione (indispensabile per abbreviare i tempi di reazione delle sostanze) e, con il vortice creato nel liquido, spingere le molecole odorose verso l'alto con maggiore decisione.

I termini per giustificare la complessità sono:

Carente: un vino nel quale saranno percepite scarsissime varietà di odori. Non è una situazione accettabile.

Poco complesso: solitamente vini giovani, prodotti da uve scarse di sostanze aromatiche. Non si avvertono molte note olfattive anche dopo numerose inspirazioni.

Abbastanza complesso: un vino con una discreta varietà di odori percepibili dopo diverse inspirazioni. Solitamente sono vini giovani con una breve maturazione.

Complesso: si percepiscono in modo chiaro e distinto molte sfumature odorose. In vini maturi, sia bianchi sia rossi, è una situazione frequente, ma anche in vini giovani ottenuti da uve aromatiche.

Ampio: si dice di un vino che presenti numerose sfumature odorose, distinguibili sin dalle prime fasi della nostra valutazione. Si riscontra tale situazione, in vini dal prolungato affinamento e prodotti da vitigni importanti.


Per terminare tale valutazione tecnica, la complessità è data dal bagaglio odoroso di un vino che si riesce a percepire dopo numerose inspirazioni. Le note olfattive si liberano in successione, una dopo l'altra, mostrando tutto il carattere potenziale intrinseco e coinvolgendo i nostri sensi. Si valuta il numero, quindi la quantità, delle note riscontrabili attraverso il nostro organo deputato, il naso.



Continua su questo link: La qualità olfattiva

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