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martedì 14 settembre 2010

Cous Cous Fest 2010 San Vito Lo Capo




Oltre alle bellezze naturali, San Vito Lo Capo offre un panorama enogastronomico di tutto rispetto, ospitando, ormai dal 1998, il "Cous Cous Fest", una rassegna internazionale culturale ed enogastronomica Mediterranea, dove gli chef di nove paesi, Italia, Francia, Marocco, Algeria, Tunisia, Costa d'Avorio, Senegal, Palestina e Israele, si cimentano nella preparazione del "cuscus" secondo le ricette della tradizione culinaria dei paesi d'origine.


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lunedì 13 settembre 2010

La storia in tavola - Guida alla cultura gastronomica nei tempi


Capitolo IV

Le cucine regionali italiane

Il mangiatore di fagioli - Annibale Carracci
1580-1590; Galleria Colonna, Roma
L'Italia, durante il periodo Barocco del '600, aveva perduto la visione unitaria che aveva caratterizzato tutto il periodo rinascimentale. Le aree regionali, alcune assoggettate dalle grandi potenze straniere, altre isolate da ogni traffico commerciale, svilupparono tipici caratteri inerenti alla cucina popolare. Proprio le cucine popolari, con le loro oltre 70.000 ricette a noi pervenute, mantennero viva la tradizione gastronomica di tutta l'Italia anche se tenuta ai margini e completamente ignorata dai ceti alti...........










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martedì 7 settembre 2010

Il Menù – Tecnica e pratica della ristorazione




Con questo articolo, tratto da alcuni testi didattici alberghieri, cerchiamo di essere utili per una maggiore consapevolezza di ciò che può essere la ristorazione. La cultura gastronomica affonda le proprie radici molto lontano nella storia, ed è proprio da questa che attingiamo il nostro sapere e le nostre pratiche quotidiane, al fine di migliorare continuamente. Ad maiora semper!!



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domenica 5 settembre 2010

Flan di mandorle, gelo di zafferano, cioccolato su disco di frolla





Onoro la mia terra,la Sicilia, e non da meno l'anniversario del mio matrimonio, avvenuto dieci anni or sono, scegliendo e assemblando i suoi gusti, le sue tradizioni, la sua storia, con questo dessert

Per il flan:

1 panetto di pasta di mandorle.
¾ di litro di acqua.
¼ di litro di latte vaccino parzialmente scremato.
60 g di mandorle tritate.
7 fogli di colla di pesce.


Sciogliete il panetto di pasta di mandorle con poca acqua in un tegame. Una volta sciolto aggiungete il rimanente liquido e il latte. Portate a quasi ebollizione il tutto. Ammorbidite i fogli di gelatina in acqua per 10 minuti. Strizzateli, e aggiungerli al composto liquido ancora caldo. Rimestate per qualche minuto e versate il liquido negli appositi stampi, dopo aver aggiunto le mandorle tritate. Aspettate che si raffreddi a temperatura ambiente e riponete gli stampi nel frigorifero dove dovranno stare per non meno di due ore.

Gelo di zafferano:

½ litro di acqua.
60 g di zucchero a velo.
2 bustine di zafferano.
2 g di agar per uso alimentare.

Portate ad ebollizione l'acqua e lo zucchero. A parte sciogliete lo zafferano con poca acqua e versatelo all'acqua in ebollizione continuando la cottura per due minuti circa. Spegnete il fuoco e aggiungete i due grammi di agar al liquido caldo. Aspettate che si freddi, senza però farlo gelatinizzare, prima di utilizzare.

Per il cioccolato fuso non ho aggiunto alcun ingrediente se non qualche goccia di acqua per poter avere una consistenza più cremosa. Ho usato un cioccolato fondente extra dark, cacao 73%, poi sciolto a bagnomaria. Ho utilizzato una siringa alimentare per creare le figure al piatto.

Per la pasta frolla:

300 g di farina "00".
150 di burro
130 g di zucchero semolato.
1 tuorlo
1 uovo intero
½ bustina di lievito per dolci.


Mettete la farina in un contenitore appropriato. Disponetela a fontana e aggiungete il burro e un pizzico di sale. Iniziate a lavorare velocemente. Una volta impastata per bene aggiungete le uova, lo zucchero il lievito setacciato. Continuate a lavorare l'impasto per qualche minuto. Create delle sfere, avvolgetele in pellicola e riponete in frigorifero per non meno di trenta minuti. Infarinate la spianatoia e stendete la pasta frolla aiutandovi con un mattarello dando uno spessore di ½ centimetro. Ricavate dei dischi o comunque dal diametro e forma dello stesso contenitore del budino. Delicatamente, aiutandovi con una spatola infarinata, prelevate la pasta frolla tagliata e riponetela su una placca ricoperta da carta forno. Infornate alla temperatura di 170°C per una 10 di minuti o comunque fino a quando si siano dorati i bordi. Ricordo che la pasta frolla si brucia in pochissimi secondi, quindi occhio al tempo di cottura e alla tempestività nello sfornare la placca, e in più non deve essere toccata se non completamente fredda, rischiereste di rompere le forme della vostra frolla.

Ho impiattato secondo immagine, decorando con un ventaglio di mandorle affettate, con un filo di olio extravergine d'oliva della migliore qualità e qualche pistillo di zafferano.

sabato 4 settembre 2010

La storia in tavola - Guida alla cultura gastronomica nei tempi


Capitolo III



Ragazzi che mangiano meloni e uva
Bartolomé Esteban Peréz Murillo
1645-1655, Alte Pinakothek, Monaco






Il modello Barocco











Terzo appuntamento pubblicato su rif. TITOLO IMMAGINE


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La storia in tavola - Guida alla cultura gastronomica nei tempi


Capitolo II


Les très riches heures du Duc de Berry
1413-16 circa - miniatura dei fratelli Limbourg
Musée Condé di Chantilly




Il modello della cucina cortese.













Secondo appuntamento pubblicato su rif. TITOLO IMMAGINE

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