La nostra attività

La nostra attività
operiamo su Messina e Provincia

martedì 18 maggio 2010

VINO AI CICLOPI breve guida alla degustazione


La qualità olfattiva



In tale valutazione tecnica, la soggettività di chi degusta, opera un fattore importante. La qualità olfattiva rappresenta la sintesi di quanto percepito nel vino in oggetto ed è, insieme alla descrizione, l'analisi che richiede più tempo per apprendere le sottili differenze territoriali. Il bagaglio mnemonico personale, dopo numerose degustazioni, permetterà di individuare la franchezza e la tipicità, l'eleganza, la piacevolezza di un vino (il fegato implorerà perdono).
La franchezza è intesa come una sfumatura odorosa affrancata rispetto alle altre. Più avvertibile.
La tipicità è invece da attribuirsi alla zona di coltivazione del vitigno, ma tale caratteristica la possiamo tranquillamente lasciar avvertire e conoscere a chi dovrà fare concorsi ufficiali internazionali come sommelier. Io ne farei pure a meno ma inserisco tale analisi come bagaglio didattico che ho dovuto apprendere (compreso nel prezzo di solo qualche milioncino del vecchio conio) nel corso della mia carriera da ex alcolista non tanto anonimo.

Eleganza e piacevolezza sono caratteristiche superflue da chiarire. Un profumo è elegante quando ben armonico, delicato e nello stesso tempo ben avvertibile. Piacevole quando non ci fa refluire conati di vomito.
I termini per giustificare la qualità olfattiva sono:

Comune: vino con profumo scadente e senza alcun pregio, può presentare difetti ed essere sgradevole. Vino da scartare.

Poco fine: vino con profumi mediocri e poco piacevoli. Anche questo un vino da evitare.

Abbastanza fine: un vino dai profumi sufficientemente piacevoli. Si avvertono sufficientemente diverse note olfattive. Lo possiamo bere.

Fine: un vino nel quale si avvertono molte note olfattive, diverse sfumature e una buona franchezza e tipicità. Non possiamo evitare di prenderlo sul serio.

Eccellente: un vino dai profumi eleganti, franchi, tipici e che può trasmettere grande personalità olfattiva. "Deve" essere degustato.

Come affermato in precedenza, la qualità olfattiva, per i comuni degustatori, deve essere soltanto una sintesi delle analisi tecniche svolte in precedenza, ma sarebbe superfluo soffermasi su più di una conoscenza superficiale a meno ché non si abbiano ambizioni più alte, tipo diventare degustatori ufficiali internazionali, in tal caso vi consiglio di aprire un mutuo e affidarvi ad una delle "grandi" associazioni, oltre che a nostro Signore, che esigeranno soldi, soldi e denaro con il rischio di non riuscire nell'intento.


Continua su questo link: La descrizione olfattiva

Nessun commento:

Posta un commento