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venerdì 18 giugno 2010

Il medico si esprime - considerazioni storico scientifiche di un professionista. Riso Jasmine al gelsomino, latte di cocco e polpette di carne




immagine tratta da http://cultura.blogosfere.it



Per il piatto di riferimento clicca QUI

Ingredienti: riso Jasmine, latte di cocco, zenzero, citronella, carne bovina e suina tritata.


Oggi il nostro chef ci ha preparato un piatto esotico, molto delicato al palato. Ci spostiamo in estremo oriente e più esattamente in Thailandia. L'alimento principe è il riso.

Il riso è il cereale più diffuso del mondo, alimento base per miliardi di persone. È originario dell'Asia sud-orientale (India, Indocina e Cina), dove è coltivato da tempi remotissimi. L'Italia ne è la maggiore produttrice europea. L'imperatore cinese Chin-Nong, vissuto circa 2800 anni a.C., presiedeva personalmente alle cerimonie per la semina del riso. In Occidente la prima precisa conoscenza del riso risale alle conquiste di Alessandro Magno nelle valli dell'Indo. In Europa la coltivazione del riso è entrata all'inizio dell'VIII secolo in Spagna con l'invasione degli Arabi.
Il riso è uno dei cereali più ricchi di amidi (oltre il 75%) e poveri di proteine (6-7%) e lipidi (3% nel riso integrale). Il riso Jasmine è coltivato in Thailandia. È caratterizzato da chicchi lunghi e sottili, che non si gonfiano durante la cottura bensì tendono ad allungarsi. Il sapore è delicato e aromatico. I chicchi tendono a rimanere asciutti e separati; può essere utilizzato per le preparazioni tipiche tailandesi, in accompagnamento a carni e pesci in umido. In questo piatto lo chef ha utilizzato un riso aromatizzato al gelsomino, un tocco in più per una cucina diversa ma delicata.
Altro ingrediente è il latte di cocco estratto dalla noce di cocco. La noce di cocco è un frutto che ha origini nell'arcipelago indonesiano. Il termine deriva dal portoghese coco probabilmente copiato da una voce indigena americana che indica il nome della palma da cocco e del suo frutto. La noce di cocco presenta numerose varietà che si differenziano per il colore, la grandezza e la forma del frutto. È coltivata nei paesi della fascia tropicale, in Asia, Africa e America (Brasile e Messico). Gli europei (portoghesi e spagnoli) scoprirono il cocco esplorando le coste occidentali dell'America centro-meridionale, e dall'inizio del 1500 cominciarono a coltivarlo. All'interno il frutto è caratterizzato da una parte liquida, la cosiddetta acqua di cocco, e da una parte solida, la polpa. L'acqua di cocco, ricavata dai frutti maturi, ha proprietà dissetanti, rinfrescanti e leggermente lassativa. Il latte di cocco è un liquido bianco denso ottenuto dal cocco. Il latte di cocco si ottiene aggiungendo acqua o latte alla polpa macinata della noce di cocco. In pratica il latte contiene tutti i grassi della polpa con aggiunti quelli del latte. L'acqua di cocco invece è contenuta nelle noci di cocco giovani, contiene pochissimi grassi ma parecchi carboidrati, vitamine e minerali.
In questo piatto lo chef non poteva non aggiungere la citronella, pianta aromatica utilizzata nella cucina asiatica, specialmente in quella thailandese, filippina, dello Sri Lanka e caraibica. Altre specie di citronella sono utilizzate per l'estrazione di quell'essenza che tutti noi chiamiamo "citronella" dall'aroma al limone che tiene lontane le zanzare.
Anche lo zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea originaria dell'estremo oriente. Largamente coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale, è provvista di rizoma carnoso. Il rizoma essiccato, generalmente commercializzato in polvere, è impiegato in cucina come spezie.
Questo piatto, il cui unico difetto è che contiene tante calorie, unisce il riso al latte di cocco, allo zenzero, alla citronella, il tutto associato a piccole polpette di carne, dimostra la versatilità dello chef: qui la cucina asiatica, e in particolare thailandese, prende con successo il posto di quella mediterranea. Il piatto è invitante e delicato nello stesso tempo, con tanti profumi orientali per una cucina che forse poco conosciamo


Il dott. Sebastiano Nicosia, specialista cardiologo, vero “intenditore” della dieta mediterranea; da numerosi anni si occupa di cardiologia clinica e di diagnostica cardiovascolare, attento conoscitore delle malattie cardiovascolari legate al fumo di tabacco, ritiene che la dieta mediterranea svolga un ruolo importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

2 commenti:

  1. Lo adoro!!! Cocco e zenzero accostamento slurposissimo...
    buon fine settimana

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  2. Effettivamente, anche se siamo i detentori della cucina più invidiata e copiata al mondo, abbiamo qualcosa da imparare delle culture gastronomiche orientali....
    buon fine settimana a te.

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